Reazioni avverse ai vaccini Covid. La farmacovigilanza dell’Associazione Diritti del Malato.
Settembre 5, 2021Eventi avversi, effetti indesiderati, reazioni avverse: utile fare chiarezza
- un evento avverso è un qualsiasi episodio sfavorevole che si verifica dopo la somministrazione di un farmaco o di un vaccino, ma che non è necessariamente causato dall’assunzione del farmaco o dall’aver ricevuto la vaccinazione
- un effetto indesiderato è un effetto non intenzionale connesso alle proprietà del farmaco o del vaccino, che non è necessariamente nocivo ed è stato osservato in un certo numero di persone. Si tratta quindi di un possibile effetto noto, verificatosi nel corso del tempo e considerato accettabile
- una reazione avversa, invece, è una risposta nociva e non intenzionale a un farmaco o a una vaccinazione per la quale è possibile stabilire una relazione causale con il farmaco o la vaccinazione stessa.
Vaccini, quante segnalazioni e caratteristiche
Il numero di segnalazioni di sospetta reazione avversa è di 56.110 schede, ecco alcuni dati:
età media delle persone che hanno fatto segnalazioni è inferiore ai 47 anni a fronte del 57% delle dosi somministrate alle donne e del 43% agli uomini, il 75% delle segnalazioni riguarda le donne, trend molto simile a quello degli altri Paesi europei l’81% delle segnalazioni proviene da operatori sanitari, prevalentemente medici di famiglia, farmacisti, Associazioni varie, mentre circa il 18% da cittadini attraverso i canali AIFA.
Quando si verificano le reazioni ai vaccini Covid
Nell’85% dei casi la reazione si è verificata nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo, più raramente l’evento si è verificato oltre le 48 ore successive, molto spesso anche oltre il mese dalla vaccinazione.
La maggior parte delle segnalazioni è rappresentate da questi sintomi:
- febbre o febbre alta associata a cefalea
- dolori muscolari e articolari, nell’ambito di una sindrome simil-influenzale con sintomi di elevata intensità o durata
- raramente quadri di linfoadenopatia dolorosa o non
- raramente reazioni cutanee diffuse tipo eritema
- raramente paralisi facciale.
Le segnalazioni gravi correlabili con ospedalizzazione o pericolo di vita (16% di tutte le gravi correlabili) riportano una risoluzione completa o un miglioramento dell’evento al momento della segnalazione nell’80% dei casi e riguardano prevalentemente:
- casi di febbre alta con sintomi respiratori
- casi di reazione allergica grave fino allo shock anafilattico
Nel restante 20% dei casi, l’esito al momento della segnalazione è prevalentemente riportato come “non ancora guarito” o “non disponibile” al momento della segnalazione.
Vaccini e trombosi
In Italia dal 26 aprile 2021, sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza oltre 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica.
La maggior parte di questi eventi hanno interessato le donne con un’età media inferiore ai 48 anni e solo in 1/3 dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un’età media di circa 52 anni.
Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della prima dose di AstraZeneca (qui l’elenco dei principali sintomi a cui prestare attenzione).
Vaccini e neonati
8 segnalazioni non gravi sono relative a bambini allattati al seno la cui madre era stata vaccinata, con età variabile dai 20 giorni a 18 mesi.
Oltre ai 6 casi già descritti nel precedente Rapporto, sono state inserite 1 segnalazione non grave di afte orali in un bambino di 9 mesi, ad 1 giorno dalla somministrazione della seconda dose di Pfizer nella mamma e risoltosi completamente pochi giorni dopo, e 1 caso non grave di irritabilità e inappetenza in una bambina di 6 mesi, comparse un tempo imprecisato dopo la somministrazione della prima dose di Pfizer e risoltosi completamente 3 giorni dopo l’esordio.